26 Settembre 2024

Piano strutturale di bilancio, “terziario di mercato decisivo per occupazione, produttività e crescita”


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Piano strutturale di bilancio, “terziario di mercato decisivo per occupazione, produttività e crescita”

Il Governo ha presentato lo schema di PSB alle associazioni imprenditoriali. Taranto: “prova sfidante per il controllo e la razionalizzazione della spesa pubblica, serve un’agenda di riforme e investimenti”.

“Il Piano Strutturale di Bilancio di medio termine è una prova sfidante: perché si tratta di praticare la responsabilità di una politica fiscale prudente per il rientro dal deficit eccessivo ponendo sotto controllo, in particolare, l’aggregato della spesa netta e misurandosi con un impegnativo processo di razionalizzazione della struttura della spesa pubblica. Ma anche perché, alla luce del riformato Patto di Stabilità europeo e dell’esperienza del PNRR, la sostenibilità di medio termine del debito pubblico chiama in causa la necessità di programmare ed attuare un’agenda di riforme e investimenti capaci di stimolare occupazione, produttività e crescita potenziale”: così Luigi Taranto, segretario generale di Confcommercio-Imprese per l’Italia, intervenendo all’incontro di Palazzo Chigi per la presentazione dello schema di PSB alle associazioni imprenditoriali (il documento sarà presentato alle Camere a ridosso del prossimo Consiglio dei ministri, ndr).

“Un’agenda – ha proseguito Taranto – in cui saranno centrali gli investimenti pubblici e privati necessari per misurarsi tanto con la transizione digitale e con potenzialità e impatti dell’intelligenza artificiale, quanto con la transizione energetica e le esigenze di sostenibilità ambientale secondo un’ottica di piena convergenza con la sostenibilità economica e sociale, a partire dal rispetto del principio di neutralità tecnologica. Quanto all’occupazione, alla produttività e alla crescita, un contributo particolarmente rilevante potrà venire dal terziario di mercato che, nel 2023, ha contribuito per il 43,6% alla formazione del prodotto del nostro Paese e per il 50,5% alla costruzione dell’occupazione”. 

“Riforme e investimenti a sostegno della qualificazione del capitale umano e dell’occupabilità, un riordino del sistema fiscale che affronti un’organica riforma dell’Irpef e dia stabili prospettive a principi e misure di impulso all’occupazione e agli investimenti, apertura dei mercati a supporto del pluralismo imprenditoriale, innovazione tecnologica e organizzativa e valorizzazione della funzione abilitante dei trasporti e della logistica ai fini della competitività, possono agire come propellente degli incrementi di produttività e gli incrementi di produttività del sistema dei servizi – ha concluso il segretario generale di Confcommercio – possono recare un contributo decisivo al rafforzamento della crescita del nostro Paese”.

Manovra: fondi dalla spending review, recupero dell’inflazione nei contratti pubblici

Prende forma la prossima manovra di bilancio, le cui grandi linee sono state anticipate a imprese e sindacati in occasione della presentazione del Piano strutturale di bilancio. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha ricordato che l’approccio resta “prudente e responsabile” e ha quindi elencato le priorità per il governo. La prima è “rendere strutturali in maniera sostenibile alcune misure, coerentemente con quanto annunciato”, cioè la riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori a basso e medio reddito e la riforma delle aliquote Irpef. Sui contratti di lavoro pubblico c’è poi l’impegno a recuperare il valore dell’inflazione, ovvero circa il 2% annuo, mentre sulla sanità si punta a la spesa sopra l’1,5% del Pil previsto in media per i prossimi sette anni.

Per quanto riguarda le riforme l’esecutivo si concentrerà su quattro aree. La prima è la giustizia, puntando su efficientamento e digitalizzazione, accorciamento tempi processo civile. La seconda è la pubblica amministrazione, dove si cerca l’efficientamento della spesa. La terza è l’ambiente imprenditoriale, per aumentare la concorrenza e promuovere la transizione green. E la quarta è la fiscalità, puntando su compliance e recupero della base imponibile.

La caccia alle risorse passa anche per la spending review e per una forma di contributo delle imprese che più hanno tratto profitto in questi anni di prezzi alle stelle. Giorgetti ha auspicato al riguardo il contributo da parte di chi ha maggiormente beneficiato di condizioni particolarmente favorevoli, escludendo però che si debba pensare alle cosiddette tasse sugli extraprofitti.

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